sabato, marzo 20

Ritorno a Bracciano (anzi, ad Anguillara)

Tra le sponde dei due laghi che non si vedono, se non nel ricordo e nell'immaginazione, l'isola al centro di cui mi trovo ad apprendere è l'Avalon del mio cuore.

primo e secondo giorno
E' un nuovo weekend dedicato alla scuola di magia, e come da copione al mattino esploro le possibilità con cui gestire le mie reazioni. Sono razionale, questo è il primo problema.
E so già che l'argomento da affrontare è di quelli che amo meno.. e questo è il secondo problema.

Sulla sponda est, sotto l'ombra di Anguillara, l'aurora passa lenta, nel suo vestito grigio appena spruzzato di bianco; nebbia in collina, e zucchero nell'aria per addolcire l'idea di cominciare. E tutto sommato come al solito la vita mi sorprende, così, dopo l'esame mattutino, all'arrivo del nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure (l'ignoranza e l'approssimazione...il che significa che si parla di anatomia) la mia voglia di fuggire a casa ammutolisce.
Mi tiene incollata alla sedia per tre ore,  combattendo una vescica ribelle che mi vorrebbe trascinare fuori dell'aula, e le associazioni libere della mente.
"Little John diceva...", spiega il pasionario, l'uomo che negli occhi ha parte della conoscenza che anelo, nelle mani la bravura che m'apparterrà e forse una certa presunzione, che sarebbe meglio non condividere.
 La prima volta l'ho passata indenne. Forse il nome m'era sfuggito mentre la voce rompeva i gusci alle informazioni e me le serviva.
Tuttavia, alla terza volta, la nomina di quello che poi diverrà il povero Little John, la canzone di  Disney mi esplode come un mal di capo, a tutto volume nella mente... e mi domando che fine abbia fatto Robin Hood.
E' lì, davanti a me, a difendermi dall'ignoranza (ma non dalle risa) e rubando la conoscenza dalle fonti infinite che scorrono nella tradizione osteopatica, mi conduce dalle vertigini dell'embriologia al suggerimento, o meglio alla memoria, del corpo come insieme di energia, più che di cingoli meccanici.
E il primo problema, direi, è risolto.

Da tempo ho scoperto che non sono più 'innamorata' (platonicamente, sia inteso) del mio Insegnante, quello che, per così dire, mi ha portato qui; e se altre volte il disinnamorarmi mi ha allontanata dalle cose e dalle persone, stavolta provo per gioco a cavalcare l'energia, come se fossi davvero una strega, e quella, la mia scopa.  Mi volgo verso l'amore vero per queste cose, avviaando la ricerca di un collegamento.. un varco, un passaggio tra l'una e l'Altra cosa.

M'inoltro nella storia e nel corpo umano con la mente e il cuore, scoprendo che Littlejohn si scrive tutto attaccato... e Robin Hood altri non è che il mio guerriero, che allo specchio aveva visto una fanciulla.

Sul finiredel giorno successivo, quando la quantità di informazioni sovrasta la possibilità di contarle già a memoria e si sospende il chiaccherar del cuore... mentre torno a casa avvolta in una bolla di pioggia, da destra mi colpisce il fiammeggiare dietro la cortina d'acqua, del sole al tramonto...
...e nella mente ritorna una canzone.

5 commenti:

maria rosaria ha detto...

be',little john, o littlejohn ha colorato questi due giorni insieme a quelle tinte dell'anima e del paesaggio che hai così bene descritto.
un bacio

Baol ha detto...

Ognuno dovrebbe avere un proprio Avalon

Marisa ha detto...

Il mondo della magia è molto affascinante.
Se io fossi meno atea, se fosse mai possibile poter essere meno di una affermazione assoluta, avrei approfondito una materia che nel corso degli anni mi ha dato dei segnali che ho volutamente ignorato.
Leggerti è bellissimo, complimenti!

Lila ha detto...

@ maria rosaria
eh si, e decisamente sarà difficile per me dimenticarlo!
un abbraccio

@ Baol
direi di si!
un saluto ...isolano...

@ Marisa
la magia, mi sa, è qualcosa di molto più vicino a noi di quanto si possa immaginare.
E certuni lavori ostepoatici lo dimostrano.
Grazie del complimento
un abbraccio

il mio nome è mai più ha detto...

Incredibile: una volta ero molto attratta da tutto ciò: prima di votarmi al relativismo più arido.
So che mi sto perdendo qualcosa di molto importante, tuttavia.